Ciao a tutti , mi chiamo Alessandro e desidero raccontarvi come sono arrivato qui a Gozzano e in che modo ho deciso di seguire Cristo nel mio cammino verso il sacerdozio. Vengo da un piccolo paese in periferia di Verona e ho sedici anni.
Ricordo fin da piccolo di non aver dato tanta importanza alla preghiera e nemmeno alla figura di Cristo, pur avendo sempre partecipato alla messa domenicale e al catechismo che si teneva in parrocchia. Stavo per incominciare le scuole medie e senza rendermi conto Gesù si stava avvicinando molto a me tanto che nel giro di pochi anni avrei potuto sperimentare più da vicino il suo progetto d’amore.
Mi piaceva molto fare sport e divertirmi durante le vac
anze (a chi non piace!!!), così nell’estate del 2008 partecipai ad un torneo di calcio organizzato da dei sacerdoti missionari: i legionari di Cristo. Mi divertii tantissimo e fu proprio quel giorno che conobbi P. Timothy e Fr. Alessandro Magnoni, due religiosi in gamba e con un grande spirito di accoglienza e di preghiera.
anze (a chi non piace!!!), così nell’estate del 2008 partecipai ad un torneo di calcio organizzato da dei sacerdoti missionari: i legionari di Cristo. Mi divertii tantissimo e fu proprio quel giorno che conobbi P. Timothy e Fr. Alessandro Magnoni, due religiosi in gamba e con un grande spirito di accoglienza e di preghiera.
La figura del sacerdote legionario mi entusiasmò subito, tanto che continuai a mantenere i rapporti con loro. Era stata un’esperienza bellissima ed ero pronto a riviverla. Nel frattempo iniziò la scuola e mi dimenticai completamente di quell’incontro. Arrivò l’estate e un bel giorno mia mamma mi riferì di aver ricevuto da quei due miei amici sacerdoti l’invito a partecipare ad un campo estivo ricco di entusiasmanti attività. Così, emozionato e pieno di energie, trascorsi quel periodo di vacanza come meglio potei. Al termine dell’evento i padri mi proposero di rivivere un’esperienza simile ,ma in un seminario. A essere sincero non ero molto convinto di volerlo fare anche perché ero molto lontano da casa, ma accettai lo stesso.
Arrivai a Gozzano e quando vidi la facciata dell’edificio (non ancora riverniciato) pensai di essere finito a casa della famiglia Adams, per fortuna non si avverò. Subito mi sentii come a casa e lo spirito di accoglienza e di carità zampillava da ogni parte; i seminaristi erano ragazzi pieni di vita con cui subito feci amicizia. Stavo trascorrendo un momento indimenticabile sotto ogni punto di vista sia umano che spirituale e non volevo lasciarmelo sfuggire; come invece avvenne. Dopo appena due settimane,infatti, ritornai a casa e quel mio sentimento svanì col pensiero di dare un anno della mia vita a Cristo.
L’anno seguente passò in un batter d’occhio e così mi ritrovai di nuovo in estate, il progetto di mia mamma era quello di andare al mare fino a quando i padri non mi contattarono di nuovo e mi proposero di rivivere l’esperienza trascorsa l’anno precedente. Senza pensarci due volte decisi per la volta di Gozzano. Passai ancora un’estate mozzafiato, ma questa volta mi proposi di vivere con più fervore il corso vocazionale. Ricordo benissimo i momenti di preghiera , ma soprattutto un’ora eucaristica che mi colpì in modo particolare. Era la terza settimana del corso e quel pomeriggio P . Kristian ci invitò a considerare ogni cosa che avevamo ricevuto da Cristo e quanto noi avevamo donato a lui; fu proprio in quel momento che decisi di affidare tutto me stesso nelle mani di Dio.
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