di Marco Zaccariotto
Dopo il Natale, il Capodanno,
l’Epifania, feste ricche di gioia, cibo e divertimento, con qualche kilo in più
ci siamo ritrovati oggi, di colpo, a vivere un giorno che potremmo chiamare
normale, scolastico.
Per noi, studenti del seminario minore è
stato un giorno difficile e pesante da digerire, tornare a scuola in genere non
è molto piacevole e credo che anche per voi tornare al lavoro non sia stato
molto facile.
Quant’è difficile dopo giorni così belli tornare alla vita
ordinaria ricca di sacrifici, problemi e impegni? Ma qual è il miglior modo per
affrontare questi giorni di ripresa?
La Chiesa, oggi, ci presenta una
liturgia che può essere la chiave per rispondere a questa domanda. Infatti il
vangelo di oggi, che invito tutti a leggere se ne avete la possibilità (Matteo
4,12-17), ci mostra un Gesù scatenato, che fa di tutto per adempiere alla sua
missione, di cui il Padre lo ha incaricato, annunciare il suo regno e indicare
all’uomo la via per la felicità.
Come Gesù, credo che ciascuno di noi
abbia ricevuto una missione concreta dal Padre: chi la missione dello studente,
chi del dottore, chi dell’impiegato, chi del Sacerdote……. E come Cristo ognuno di noi è chiamato a svolgere
in modo responsabile e grintoso la propria missione. Davanti all’esempio di un
Dio che dopo essersi fatto uomo, lavora e suda per portare a termine la propria
missione, tra l’altro gratuitamente, credo che neanche l’uomo più negligente e
pigro possa rimanere inerte a lamentarsi.
Facendo un passo in avanti e un salto
dal semplice piano umano a un piano più spirituale, la missione di Gesù non era
quella di raccontare semplici storielle e fare miracoli, ma era una missione
più elevata; Gesù si mostra instancabile nell’annunciare il Regno dei Cieli e
nel diffondere la Luce, che lui stesso rappresenta a più persone possibile.
Anche il cristiano reso figlio Dio nel
battesimo è chiamato a essere luce del mondo e sale della terra. Da questo
punto di vista il lavoro nella vita del cristiano non è un semplice momento in
più della giornata, ma assume un significato nuovo. Il lavorare diventa un
momento perfetto per far partecipi altre persone di ciò che ogni cristiano porta
dentro di se, Dio stesso.
Infine invito ogni lettore a non
semplicemente leggere, ma a pregare con questa semplice frase:
“Gesù, fa che la forza inesauribile del
mistero natalizio, ci sostenga in ogni momento della nostra vita!”
1 commento:
Marco sempre ci sorprende! Auguri per il bellissimo articolo.
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