Lo scorso fine settimana abbiamo avuto la stupenda opportunità di partecipare ad un pellegrinaggio a Medjugorie. Siamo partiti giovedì notte e, arrivati verso le 17.00, abbiamo assistito all’apparizione della Madonna a Marija, una dei sei veggenti, e successivamente alla celebrazione della S. Messa. La notte, invece, siamo saliti sul monte Podbrdo, il posto dove hanno avuto luogo le prime apparizioni, ben trentadue anni fa.
Venerdì mattina siamo saliti sul monte Krizevac, altro importante luogo nella storia delle apparizioni. In quel momento P. Timothy ha diretto la Via Crucis mentre spiegava ogni stazione attraverso varie meditazioni e riflessioni sulla passione e morte di Gesù; abbiamo successivamente partecipato alla S. Messa nell’orfanotrofio di suor Cornelia. Alla sera ci siamo ritrovati a mangiare con un gruppo di ragazzi della parrocchia di Torino con cui siamo andati successivamente al concerto di ReAle (Alessandro Gallo), un artista di musica rock/religiosa, convertitosi a Medjugorie.
Sabato mattina dopo una nuova salita sul monte Podbrdo P. Timothy ha sottolineato nuovamente il fatto che ogni sacerdote non vive per se stesso ma per gli altri. Ci siamo poi ritrovati con varie persone del Regnum Christi e lì abbiamo offerto loro la nostra testimonianza vocazionale. Dopo ciò, al pomeriggio abbiamo avuto modo di assistere alla toccante la testimonianza di Nancy e Patrick: un’avvocato e un uomo d’affari che dopo aver confidato tutta la loro vita nel “dio denaro” si sono convertiti attraverso un messaggio di Medjugorie e hanno costruito proprio lì un castello con l’intenzione di ospitare i sacerdoti. Alla sera abbiamo partecipato alla S. Messa con tutti i gruppi di pellegrini guidati dai Legionari di Cristo.
Domenica, l’ultimo giorno, siamo andati alla Comunità Cenacolo, un opera realizzata da suor Elvira, il cui desiderio era risollevare tanti giovani schiacciati dal peccato della dipendenza dalla droga. Abbiamo ascoltato la testimonianza che proprio in quel momento alcuni ragazzi della comunità stavano dando ai pellegrini: da una vita per il peccato sono giunti alla disperazione e l’incontro con Cristo attraverso la comunità ha donato loro una vita nuova. Il ritorno, fissato per le tre della mattina, ci ha fatto lasciare Medjugorie con una certa malinconia, ma ciò che ci ha lasciato lo porteremo con noi sempre e dovunque: la testimonianza della misericordia di Dio per mezzo di Maria.
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